La storia della nostra opera

Da sempre la mission salesiana è rivolta ai giovani. Si manifesta in vari modi, ma sempre finalizzata a testimoniare una presenza credibile nel campo dell’ educazione, prevenzione e socializzazione. Una testimonianza che nelle opere salesiane prende forma attraverso l’animazione (rapporto con gli altri e  sviluppo della maturità personale) e la formazione (professionale, umana e cristiana), riprendendo lo stile e le attenzioni del sistema preventivo di Don Bosco. Tutto questo cercando di rispondere sempre ai reali bisogni della comunità territoriale, perché “l’esserci” sia anche sinonimo di crescita sociale e culturale per il territorio.
Dal 1996 i Salesiani del Veneto hanno ritenuto di rivolgere il proprio sguardo anche ai Paesi dell’Est Europa. Una scelta che si è trasformata in impegno concreto attraverso l’apertura di due opere in Romania, a Costanza e a Bacau. Dopo 10 anni i risultati sono incoraggianti, sia per il significato della presenza in quel contesto sociale, sia per i risultati concreti ottenuti a favore dei giovani e dei minori. Questa prima esperienza è stata l’occasione per rivolgere lo sguardo anche un po’ più in là. Di qui la scelta di operare in Moldavia.


Gli inizi della presenza di Don Bosco in Moldavia

Nell’aprile del 2004, il superiore generale per le missioni don Alencherry assieme ai due ispettori don Jan dell’ispettoria di Varsavia e don Claudio dell’Ispettoria INE accompagnati da don Sergio, della comunità di Costanza entrano per la prima volta, attraversando gran parte della Moldavia, in Chisinau.
I contatti con la realtà di Chisinau risalgono  agli anni 1950 con la presenza di un salesiano polacco, don Chodanionek, che ha lavorato in questa nazione senza risparmiarsi fino alla morte (era l'unico prete cattolico rimasto) per mantenere viva la fiamma della Fede della comunità cattolica rimasta senza senza pastori.
Nei  primi anni del 2000 un salesiano ed alcuni giovani di Torino, sono presenti presso la casa delle suore della provvidenza  per avviare una piccolo attività estiva e dei mini corsi di animazione per I giovani del luogo.

Chisinau: una nuova sfida
Il desiderio della presenza salesiana è vivo e attraverso la voce del Vescovo locale e del Nunzio Apostolico arriva una richiesta ufficiale per avviare una presenza in questo territorio.
L’accoglienza fu fraterna e in un incontro il Vescovo espresse il vivo desiderio della presenza dei salesiani... perché si occupino dei giovani. Alcune realtà che gia lavoravano sul territorio...Suore della Provvidenza, Verbiti, suore salesiane di San Filippo Samaldone... In un secondo incontro, fatto da don Sergio e don Jacek, si mette per iscritto un piccolo programma di lavoro.



La presenza dei salesiani a Chisinau inizia nell’autunno del 2005 con l’arrivo di don Sergio Bergamin proveniente da Costanza in Romania e di don Jacek Trykoszko che viene dalla Polonia. All’inizio i due pionieri si stabiliscono in una villetta messa a disposizione dal Vescovo locale e cominciano ad esplorare il territorio in cerca di una ambiente dove poter avviare l’oratorio salesiano.

La ricerca si rivela non semplice né a buon mercato, nonostante il costo della vita a Chisinau sia decisamente basso. Dopo diversi tentativi andati a vuoto, finalmente a Natale del 2006 si acquista un edificio adibito a concessionaria auto con annessa officina per la riparazione delle auto...
Da allora i progetti si sono moltiplicati e la presenza salesiana in Moldavia si sta irrobustendo sempre di più anche grazie alle donazioni che sono pervenute.